Bibendum chair: la storia di un'opera d'arte

La vita di Eileen Gray fu avvincente ed affascinante. Fu una donna estremamente all'avanguardia sia nell'architettura che nel design. Sebbene non avesse studi architettonici come Le Corbuseir o Van Der Rohe, non le mancò genio e ispirazione per arredi straordinari. I suoi progetti si concentrarono per arredi interni eslusivi, con commissioni di clienti ricchi ed altolocati. La poltrona Bibendum fu progettata nel 1925-26 per l'appartamento di Madame Mathieu Lèvy nella Rue del Lota a Parigi. La sua produzione però iniziò negli anni '60 grazie a Zeev Aram, titolare di un mobilificio di Londra, che decise di rimettere in produzione alcuni oggetti di design progettati dalla Gray. L'ispirazione della poltrona Bibendum si deve alla forma arrotondata dei pneumatici ed in particolare per la maschotte della ditta Michelin. Il rivestimento originale era in plle con una imbottitura classica, montata su una base in tubolari di acciaio cromati. Il progetto ricorda la serie LC2 di Le Corbusier anche se è più aggrazziata. Eileen Gray infatti non amava molto i progetti rigidi dei suoi colleghi, mentre preferiva una materialità più Decò. Sebbene ad oggi la poltrona sia in ampia produzione lintento iniziale non era quello di una produzione in serie ma, più una produzione iconica per clienti ricchi. Le prime produzioni dell'artista vengono attualmente vendute nelle case d'asta come vere e proprio icone mondiali del design, a cifre superiori ai 400.000 dollari. La sedia Bibendum pertanto rappresenta una icona del design, che può essere vostra per poche migliaia di euro. La poltrona potrà abbellire ed arricchire la vostra casa moderna, creando un ambiente dal deisgn moderno e lussuoso.